Come realizzare un mandorleto intensivo con le tecniche di geometria euclidea di squadratura e avere conferma di controllo con drone .
In un Istituto Tecnico Agrario l’innovazione come le stagioni non si ferma mai e pur con i ritmi di un autunno incalzante la programmazione, la tecnica e la didattica fanno i conti con un ruolo, quello di futuri tecnici, consapevoli e pronti ad accettare nuove sfide ed opportunità.
Per loro il mondo del lavoro è foriero di occasioni di confronto e coniugare la competenza con esso, fa la differenza.
Per questo si è pensato di rendere accattivante la genesi di un nuovo impianto di Mandorleto intensivo portando gli attori, studenti avidi di apprendimento della V.a.a del Nervi Galilei di Altamura , direttamente in campo, dove hanno partecipato alla squadratura del terreno, operazione precorritrice alla successiva piantumazione di piantine di mandorlo varietà Filippo Cea meglio nota come Mandorla di Toritto , acquisendo quelle fondamentali nozioni di squadratura del terreno, posizionamento ed allineamento con strumenti semplici, squadro, rollina metrica, paline, calce e picchetti, filo di ferro e lazzi di prima generazione e modelli catastali come mappali, visure ,orto foto e geo localizzazioni.
Gli studenti hanno applicato le linee guida in campo di squadratura, secondo le regole del teorema di Pitagora della geometria euclidea per la creazione degli angoli retti che consentono un allineamento ordinato delle file di alberi da mettere a dimora.
Piccoli strumenti per una intricata rete di file che incrociano se stesse in tutte le posizioni si voglia guardarle.
Alla fine il risultato è stato avvincente. Tre ore di impegno e fervida applicazione ed il bianco di altrettante croci ha fatto vedere di se.
Allora serve la conferma, e qui nasce il connubio tra le antiche e sempre valide tecniche di organizzazione e pianificazione con i nuovi strumenti del secolo della innovazione e rivoluzione tecnologica, un drone, appositamente usato per la ghiotta circostanza, messo a disposizione da un giovane Perito Agrario, Nicola Bartolomeo, ai futuri colleghi in erba .Così tra curiosità, metodo, applicazione, il volo del drone, seguito sul monitor da giovani studenti golosi di apprendimento, ha confermato con sommo stupore di tutti la ordinata predisposizione dell’impianto con squadratura a prova di satellite, di orto foto aerea , che ha donato un sorriso di compiacimento a chi per la prima volta ha sperimentato la nozione teorica con pratica di campo con il conforto della tecnica innovativa di controllo. Pitagora promosso in campo, ma di questo non avevamo nessun dubbio.
Con l’ausilio del corpo docente del Nervi Galilei il proff. Di Palo e Bartolomeo abbiamo reso di uso pratico la realizzazione di un impianto di mandorleto con sesto a quinconce per il futuro posizionamento di circa 470 piante ettaro. La Cultivar Filippo Cea è la varietà di Mandorlo Pugliese più diffusa, con origine Torittesi è una varietà a seme dolce molto produttiva e di buona resa in sgusciato con proprietà organolettiche uniche.
Partecipare da protagonisti, è un’altra cosa.
Prof. Mario Bartolomeo