C’è un angolo in via Scipione Ronchetti, ad Altamura, dove il tempo sembra essersi fermato all’epoca di Gutenberg. A pochi metri dalla Chiesa di San Domenico e, allestita in quello che fu il convento di Sant’Antonio dei frati conventuali, vi è l’Antica Tipografia Portoghese. Fondata nel 1891 da Gaetano e Francesco Portoghese e, in seguito, guidata da Filippo, figlio di Francesco, che ha continuato l’attività fino a quando Nicola, suo figlio, ha affiancato nell’attività suo padre, ed ha guidato la tipografia fino al 2000.
Nel febbraio 2010 è stata fondata un’Associazione Culturale con il nome di Museo d’Arte Tipografica Portoghese.
È una delle pochissime tipografie in Italia a far rivivere la stampa a caratteri mobili e a ripresentare il fascino di un antico sapere artigianale in via d’estinzione.
Le classi 4ª e 5ª Grafica e Comunicazione della scuola ITT “Nervi – Galilei” di Altamura accompagnati dai professori Lisanti Annadora, Eramo Nicola e Di Donna Angelo Michele, si sono recate in visita didattica presso l’Antica Tipografia Portoghese, per vivere un’intensa esperienza e facendo un tuffo nel passato. Ad accompagnare i ragazzi e i professori all’interno della suggestiva cornice è stata Francesca Portoghese, ultima in ordine di tempo a tenere alto il nome della famiglia che per oltre un secolo ha rappresentato e, rappresenta, la storia della città Federiciana. Con passione e tenacia, Francesca, ha deciso che il suo compito doveva essere quello di evitare ad ogni costo che quest’arte si disperdesse.
Varcata la soglia, i ragazzi hanno incontrato il Cicerone, la Guida storica della tipografia, Gennaro Zaccaria. Un uomo che rappresenta la memoria storica ed è l’anello di congiunzione della famiglia Portoghese. Era un bambino quando entrò per la prima volta in tipografia. Con la sua immensa umiltà e professionalità, ha descritto i macchinari presenti all’interno.
Tra una Foratrice a Pettine a Mano del 1891 e un antichissimo Tagliacarte tedesco della ditta Kraus sempre del 1891, tra manifesti, locandine, ordinanze, annunci commerciali, culturali, civili e religiosi, rendiconti economici in parte affissi alle pareti che consentono di ricostruire il clima culturale, il dibattito politico, l’attività amministrativa e la storia cittadina lungo tutto il Novecento, Gennaro, con le su sapienti mani, ha cominciato a creare delle opere d’arte uniche. Tra arte e artigianato, è riuscito a coniugare manualità e progettualità, tradizione e innovazione, in una sintesi creativa che ha come fine ultimo l’eccellenza e il massimo della personalizzazione.
La visita didattica ha creato un ponte tra il presente, incarnato dagli studenti, e il passato, rappresentato dalla Tipografia. Ha permesso loro di scoprire la bellezza e l’eleganza di un libro, di una locandina, di un manifesto stampato e rilegato a mano, di entrare in un libro e toccare con mano i paragrafi e i capitoli.
I caratteri mobili, la stampa sono stati una delle grandi rivoluzioni della storia umana, lo strumento che ha permesso di sostituire l’immobilità pietrificata di una certezza dogmatica con l’originalità di un perpetuo movimento. L’Alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio.
La famiglia Portoghese e la scuola Nervi-Galilei, collaborando fra loro, hanno realizzato tutto questo. Grazie.
Prof.ssa Lisanti Annadora
Prof. Eramo Nicola
Prof. Di Donna Angelo Michele