Una foto vale più di tante parole. Come si può osservare, infatti, in tanti e spontaneamente, hanno partecipato alla celebrazione della Santa Messa per l’inaugurazione dell’anno scolastico in Cattedrale.
I ragazzi capiscono, hanno ‘fiuto’, sono attratti, quasi “contagiati” da chi, con pensiero aperto e sincero, cerca di affermare e condividere idee che esprimano il vero senso e valore delle cose. I presenti all’evento hanno vissuto momenti di intenso coinvolgimento e partecipazione. Ciò è attribuibile, molto probabilmente, anche allo stile informale, con il quale il Vescovo, Mons. Giovanni Ricchiuti, ha saputo porgere pensieri di alta spiritualità, ricorrendo ad un linguaggio efficace ed accessibile per i nostri ragazzi.
Facendo eco a molte frasi di Papa Francesco del tipo: “Non lasciamoci rubare l’amore per la scuola!”… “la missione della scuola è di sviluppare il senso del vero, del bene e del bello… dimensioni mai separate ma sempre intrecciate”…. “andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni”, il Vescovo ha voluto ribadire che il fine ultimo del percorso di formazione culturale attuato dalla Scuola deve essere quello di aiutare ogni individuo a scoprire la sua vocazione all’interno della società per far sì che possa mettere il suo sapere al servizio degli altri.
Anche i più laicisti devono riconoscere che, quanto prima affermato, è previsto anche nelle norme generali sull’istruzione che stabiliscono, come obiettivo primario di ogni comunità o sistema scolastico, il conseguimento di una formazione spirituale e morale dell’individuo.
Non è una novità che la Chiesa di oggi sia coinvolta in un profondo rinnovamento che la vede ancor più impegnata a curarsi dei problemi reali della gente comune.
Questo si riflette anche nello stile comunicativo che Essa adotta e che si presenta, sempre più frequentemente, come un redivivo, interessante “stil novo”.
N.Vulpio